Il Decreto Ministeriale pubblicato il 27 gennaio 2021 in Gazzetta Ufficiale apporta importanti novità sull’accesso ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti agevolati al fine di incentivare micro e piccole imprese giovanili o femminili su tutto il territorio nazionale.
Il Decreto del 4 dicembre 2020 evidenzia quali sono i potenziali beneficiari che possono richiedere contributi a fondo perduto e l’accesso al credito per l’autoimprenditorialità.
La prima grande suddivisione è tra imprese e persone fisiche che vogliono avviare un’attività.
Ci sono requisiti e condizioni precise da rispettare per rientrare nell’agevolazione, in particolare le imprese devono:
-essere costituite da non più di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda in questione;
-essere classificate come micro o piccole imprese secondo quanto riportato nell’allegato I al regolamento GBER;
-essere costituite in forma societaria;
-avere una compagine sociale composta per più della metà numerica dei soci da donne o persone di età compresa tra 18 e 35 anni;
-essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel registro delle imprese. Tutte le imprese che non hanno la sede legale e/o operativa nel territorio italiano devono essere costituite secondo la normativa dello stato in cui risiedono ed essere iscritte nell’apposito registro imprese. La disponibilità di almeno una sede sul territorio italiano deve essere dimostrata alla data della richiesta della prima erogazione dell’agevolazione, pena la decadenza dal beneficio;
-poter esercitare pienamente e liberamente i propri diritti, senza trovarsi in situazioni tipo in stato di liquidazione volontaria o procedure concorsuali e non trovarsi in situazioni tali da risultare impresa in difficoltà;
-essere in regola in caso di eventuali altri aiuti e benefici ottenuti.
Rientrano in queste agevolazioni anche le persone fisiche che intendono costituire un’impresa purché entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni, facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovare l’avvenuta costituzione dell’impresa e il possesso dei requisiti richiesti.
Le spese ammissibili per l’accesso alle agevolazioni cambiano in base all’anzianità dell’impresa che le richiede.
Le imprese costituite da non più di 36 mesi possono richiedere un finanziamento agevolato a tasso zero per una durata di non più di 10 anni per un importo che non superi il 90% della spesa ammissibile.
Possono fare richiesta di contributo a fondo perduto per un importo al massimo del 20% solo per le seguenti tipologie di spesa:
-impianti e macchinari nuovi compresi quelli per l’erogazione di servizi con formula della sharing economy, solo se strettamente necessari all’attività;
-programmi di informatica, acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso.
Il fondo perduto è erogabile nel limite della disponibilità delle risorse.
Il limite di spesa è pari a 1.500.000,00 euro per le imprese costituite da non più di 36 mesi e a 3.000.000,00 euro per quelle costituite da più di 36 mesi.
I progetti devono essere realizzati in Italia e devono riguardare produzione di beni relativamente all’industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, la fornitura di servizi , il commercio di beni e servizi e infine il turismo.
La realizzazione dei programmi d’investimento deve avvenire entro e non oltre i 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello e possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, anche de minimis , nei limiti previsti dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato di riferimento.
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