Il Consiglio Nazionale degli Architetti per il tramite del suo Osservatorio Nazionale ha pubblicato la consueta analisi relativa al mercato degli appalti di servizi di ingegneria e di architettura per l’anno 2019.
L’analisi, seppur limitata a circa 330 bandi pubblicati da pubbliche amministrazioni, ha mostrato un leggero trend positivo rispetto alle numerose irregolarità rilevate negli anni precedenti.
In particolare, tra gli aspetti negativi viene registrata:
- la errata indicazione delle qualificazioni richieste ai tecnici,
- l’assenza del calcolo utilizzato per la determinazione dei corrispettivi,
- la mancata previsione della soglia di sbarramento,
- il mancato ricorso a formule di neutralizzazione dei ribassi d’asta eccessivi.
Viceversa tra gli aspetti positivi si evidenziano l’eliminazione dell’obbligo di presentazione di cauzione (peraltro non prevista dalle vigenti norme) ed una migliore determinazione dei corrispettivi.
È opportuno precisare che, anche a seguito dei provvedimenti normativi emanati nel 2019 (cosiddetti decreti sblocca Italia), la maggior parte degli affidamenti di servizi di ingegneria ed architettura avviene ancora su una base fiduciaria, spesso influenzata da logiche di politica prima che di competenza, che spesso mortificano anche il principio della rotazione.
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