A giugno 2022, a seguito delle nuove normative (decreto legge n. 4/2022, decreto legge n. 17/2022 e il decreto legge n. 50/2022), l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato e pubblicato la guida fiscale sul Superbonus al 110%, adottando alcune misure contro le frodi.
NOVITA’ IN MERITO ALLE CESSIONI DEL CREDITO
Dal 1° Maggio 2022, oltre a tutte le comunicazioni riguardanti la prima cessione del credito o sconto in fattura, da parte del fornitore o dal contribuente beneficiario dell’agevolazione fiscale, sono possibili:
- Altre due cessioni a favore di banche, ovvero società appartenenti a un gruppo bancario;
- Una quarta ed ultima cessione da parte delle banche, in relazione ai crediti ed esclusivamente a favore dei propri correntisti
Ci sono ulteriori novità in merito alle cessioni parziali per i soggetti Ires (società di capitali, enti pubblici e gli enti privati) e le partite Iva, che dovranno presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2022, riportare le spese sostenute nel 2021, le rate residue non fruite delle detrazioni spettanti per le spese del 2020, e comunicare obbligatoriamente le opzioni fino al 15 ottobre 2022.
LE PRINCIPALI NOVITA’
All’interno della guida, è stata stabilita la scadenza delle unifamiliari (con la proroga inserita nel dl n. 50202), nonché la possibilità di vendita del credito da parte delle banche verso i privati professionali, riguardante il meccanismo delle opzioni alternative alla detrazione fiscale (sconto in fattura e cessione del credito).
Un altro punto, riguarda l’applicazione dei contratti collettivi per i lavori di importo superiore a 70.000 euro, stipulati a partire dal 27 maggio 2022 che beneficiano dei bonus edilizi;
Mentre per i contribuenti che intendono applicare lo sconto in fattura o cedere il credito o utilizzare il Superbonus nella dichiarazione dei redditi, sono obbligati a presentare il visto di conformità e l’asseverazione tecnica.
L’asseverazione tecnica deve essere acquisita ai fini del Superbonus, non solo da parte del contribuente, per lo sconto in fattura o per la cessione della detrazione, ma anche nel caso di fruizione diretta della detrazione nella dichiarazione di redditi.
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